Cos’è l’Artificial Intelligence of Things

2 Luglio 2022
Il mondo della tecnologia moderna è stato negli ultimi anni rivoluzionato da due nuove tendenze: l’Internet of Things e gli algoritmi di intelligenza artificiale (AIoT). Due nuove tipologie di strumentazioni che nascono come progetti separati ma che al giorno d’oggi sembrano viaggiare sulla stessa linea d’onda. Possiamo considerarle un po’ come due rette collaterali che trovano il loro punto di incontro in quella che oggi viene chiamata Artificial Intelligence of Things. Questa nuova sinergia venutasi a creare tra i due mondi ha aperto nuovi scenari, ora divenuti eterogenei, per quello che possiamo benissimo considerare il futuro prossimo dell’evoluzione tecnologica. Per poter comprendere al meglio la potenzialità derivante dall’unione di queste nuove scoperte,non ci resta altro che addentrarci nel profondo dei due mondi, prima considerati separati, ma adesso mai così vicini ed in sinergia.
Due facce della stessa medaglia
Se da un lato i dispositivi che si basano sull’IoT (Internet of Things) hanno trovato applicazione in molti settori sia privati che pubblici, il rovescio della medaglia è da riscontrarsi nelle nuove frontiere dell’AI (Intelligenza Artificiale) che permettono una raccolta sempre più precisa di dati. La correlazione viene a questo punto spontanea: se i sistemi che si basano sull’Internet of Things rappresentano un cambiamento rivoluzionario in termini di potenzialità e servizi all’utenza finale, per poter essere prestanti hanno bisogno di informazioni provenienti in maniera automatica da fonti affidabili. L’intelligenza artificiale, in questo caso, deve quindi modellarsi per poter automatizzare la ricerca e l’elaborazione di dati da fornire in supporto dei nuovi dispositivi interconnessi. L’AI aumenta il valore dell’IoT attraverso l’apprendimento automatico, trasformando i dati raccolti dai dispositivi in informazioni utili, mentre l’IoT aumenta il valore dell’AI incrementando la connettività e lo scambio di dati.
Non solo vantaggi ma anche numerosi rischi
Come possiamo constatare semplicemente guardandoci intorno, negli ultimi anni abbiamo assistito a quella che possiamo considerare una crescita tecnologica senza precedenti. Dispositivi di dimensioni minime sono ora in grado di raccogliere decine se non centinaia di dati e di trasmetterli in men che non si dica ad altri sistemi grazie ad una rete sempre più sviluppata. In qualunque posto ci si trovi, si è ora in grado di raccogliere, inviare, codificare dati divenuti ormai fondamentali in quella che è la nostra società dell’informazione. Tuttavia, è necessario sempre considerare la parte negativa della questione: quella legata alla sicurezza nella trasmissione dei dati. Numerosi sono stati infatti gli attacchi verso i dispositivi wearable (smartwatch, fitness tracker, ecc.) atti a rilevare la posizione dei proprietari, così come quelli rivolti a webcam, stampanti o sistemi interconnessi sempre con il fine di inibire la disponibilità di determinati servizi. I fatti di cronaca potrebbero a questo punto portare ad una netta riduzione della fiducia degli utenti verso la tecnologia. La soluzione sta tutta nell’accortezza posta nel raccogliere e gestire informazioni spesso sensibili, affinché si possa creare un mondo digitale comodo ma allo stesso tempo sicuro.