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Furto di dati tramite USB: come evitarlo

Furto di dati tramite USB: come evitarlo

By francesco

Passeggiando nei più moderni centri commerciali o tra le vie delle maggiori capitali europee è sempre più comune imbattersi in piccole postazioni pensate per ricaricare lo smartphone. Molte le aziende che nell’ultimo periodo hanno puntato sull’installazione di punti di ricarica proprio come parte integrante della strategia di marketing. Per ogni cittadino, lo smartphone, o qualsiasi dispositivo elettronici si utilizzi per comunicare o navigare in rete, è divenuto un mezzo talmente importante da spingerlo a scegliere un punto vendita che offra la possibilità di ricaricare il device mentre si mangia o si fanno acquisti. Senza dubbio una pratica molto comoda per chi passa diverse ore fuori casa ma che senza dubbio non possiamo definire tra le più sicure. Potrebbe infatti accadere che, dopo aver connesso il dispositivo al cavo, si subisca un furto di dati su tutti gli account presenti sul dispositivo, con tanto di informazioni personali pubblicate in rete. 

Il furto di dati legato all’USB

Il caso appena descritto nelle righe precedenti è il classico esempio di una delle truffe più letali degli ultimi tempi: il furto di dati tramite USB. I malintenzionati infatti utilizzano un particolare cavo che oltre a permettere la ricarica, offre anche la possibilità di accedere ai dati contenuti in memoria attraverso la comunicazione USB. Lo stesso principio che poi ritroviamo nelle autovetture più moderne e che permette anche di trasmettere lo schermo e le informazioni del dispositivo direttamente sullo schermo integrato nell’autovettura. Se da un lato ci permette di accedere a tutta una serie di funzionalità prima impensabili, dall’altro ci espone anche a tutta una serie di minacce che ledono la privacy personale. I dati raccolti potrebbero essere rivenduti, tenuti in “ostaggio” fino al pagamento di un riscatto o, peggio ancora, finire perduti per sempre. Come evitare di trovarsi in una così sgradevole situazione? Grazie a pochi e semplici accorgimenti.

Evitare di essere truffati

Uno dei primi accorgimenti da prendere quando si ricarica il proprio smartphone sta proprio nella scelta del cavo utilizzato per la ricarica. Quando si prende energia da una fonte non sicura è sempre meglio partire premuniti, dotandosi di un cavo USB che non permette la comunicazione dei dati. Online sono disponibili diverse varianti, spesso fornite in aggiunta ai Power Bank, pensate proprio per tutelare la sicurezza degli utenti. Collegando questo tipo di caricatori ad un generico PC si noterà che il sistema operativo non sarà in grado di svolgere alcuna operazione sul dispositivo e si limiterà a ricaricare la batteria. Prestiamo molta attenzione anche alle autorizzazioni concesse, Gli smartphone moderni richiedono l’autorizzazione da parte dell’utilizzatore prima di poter scambiare dati, potendo scegliere se condividerli oppure limitarsi alla semplice ricarica energetica. Le stesse autorizzazioni che possono darci una mano nell’ evitare che inaspettati intrusi rubino i dati contenuti in memoria.



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