Perché le batterie si scaricano a prodotto spento

2 Febbraio 2023
Ci sono casi nel quale tutto ci sembra perfettamente logico, ma nonostante tutto, qualche stranezza continua ad accadere. Ad esempio, abbiamo lasciato il nostro Nintendo DS nel cassetto quasi 10 anni fa, e una volta trovato proviamo ad accenderlo: è ancora carico! E praticamente al massimo della propria capacità . Poi andiamo ad accendere il nostro Smartphone che abbiamo dimenticato di ricaricare due giorni fa, anche se la situazione non era così grave: la batteria è praticamente scarica! Questa è una vera follia. Come mai le batterie tendono a scaricarsi a prodotto spento, e come mai alcuni prodotti si scaricano più velocemente di altri?
Ecco dunque qualche spiegazione su come tutto ciò può regolarmente accadere alle nostre batterie:
- La temperatura e la struttura della batteria gioca un fattore cruciale
Cominciamo a parlare d’un faccenda che rende le batterie sempre famose su questo campo: la temperatura. Se una batteria è fredda, questa può avere problemi nel muovere agilmente la propria carica da un punto all’altro delle celle. Se è calda, comincerĂ a perdere energia automaticamente sia per evitare di prendere fuoco che anche per una reazione chimica propria. Il modo in cui la batteria viene creata è anche molto importante: se viene resa “comoda” per le celle, l’energia verrĂ trasferita lentamente e con ben poche perdite, soprattutto se la temperatura lo permette.Â
- Anche da spenti, i prodotti tendono a consumare energia per vari motivi
Avete presente quando, anche dopo giorni e giorni, il vostro cellulare è comunque capace di sapere quanto tempo è passato? Questo vale anche per altri dispositivi, come le console, che nonostante stanno spente per mesi metteranno a disposizione comunque un orario corretto – anche senza connessione diretta ad internet. Questo perché la batteria alimenta una piccola parte dell’Hardware che fa da orologio. Durante queste operazioni, minuscole quantità d’energia sono richieste per mantenere sostanzialmente il dispositivo efficiente, almeno per quei minimi settori. In certi casi, altri sensori possono richiedere comunque di funzionare anche a prodotto spento, consumando la carica della batteria. Dipende naturalmente dal dispositivo, ma generalmente tutti hanno qualche componente che è sempre attivo.
- Di sua natura, le batterie perdono sempre energia
Ma allora, anche in qualsiasi condizione, le batterie tendono a perdere energia? Certo – le batterie, non importa quale tecnologia viene usata, continuano a scaricarsi in maniera continuata ed assoluta. Questo è dovuto per alcuni aspetti logici fondamentali di come siamo stati capaci di “immagazzinare” elettricità in una piccola forma compatta come le batterie – naturalmente il tutto cambia in base al tipo di combinazione utilizzata. Ad esempio, le vecchie batterie al Nickel-Cadmium hanno un rateo di rilascio energetico del 15-20% mensili. Le ancora utilizzate Lithium-Ion (Li-On) invece, hanno una percentuale di perdita del 3% mensile. Le batterie ibride (nichel-idruro a basso tasso di autoscarica) hanno un massimo dello 0,50%.
Insomma, non esiste la batteria che rimane sempre allo stesso livello di carica a distanza di magari, cinque mesi a prodotto spento. Sia per l’ambiente, il dispositivo o la batteria stessa, vi sarà sempre un limite che andrà rispettato.